Onorevoli Colleghi! - Le infrastrutture di trasporto rappresentano un canale essenziale per tutti i territori. Strade, ferrovie, autostrade del mare, porti ed aeroporti sono le naturali traiettorie che stimolano traffici, scambi, di merce e di uomini, interscambi di esperienze e di cultura.
Attualmente le politiche per il Sud prevedono un Mezzogiorno che si apra al Mediterraneo e si orienti verso una politica estera che guardi ai Balcani. A tal fine, un particolare ruolo rivestono i collegamenti via cielo. In particolare si fa strada una politica pubblica a sostegno dei collegamenti tra gli aeroporti con voli a basso costo che, compatibilmente con le normative comunitarie, cofinanzi lo start-up di voli fra le città del Mezzogiorno ed il Nord Europa, i Balcani e il Mediterraneo.
In questo quadro nasce l'esigenza di istituire un aeroporto della Calabria settentrionale, che si motiva non solo in funzione dello sviluppo del traffico aereo, ma, anche, dall'analisi della situazione in cui versa il sistema delle comunicazioni complessive della provincia.
Il territorio interessato, con una popolazione residente di oltre 700.000 persone, già comprende alcune infrastrutture peculiari, come il porto di Corigliano, il Centro nautico dei laghi di Sibari (uno dei più importanti esistenti in Italia) e ben tre agglomerati industriali. Di grande rilevanza sono poi i siti storici, architettonici e ambientali - l'area archeologica della magna Grecia, la Sila greca, il Pollino, le zone termali, i manufatti bizantini del rossanese eccetera - che costituiscono una significativa attrazione turistica per l'intera regione. Quello agroalimentare, poi, specie nel comprensorio di Sibari, è un settore di qualità e in continua espansione.
Occorre anche considerare che il nuovo aeroporto potrebbe rapidamente interagire, collegato su ferro, con l'Università della Calabria che è strutturata come un